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Bologna, il Comune nega licenza per la sala giochi in via Donato Creti

Non si farà la sala giochi in via Donato Creti. Alla luce dell’aggiornamento della mappatura dei luoghi sensibili, completato nei mesi scorsi e a seguito della misurazione effettuata da parte della Polizia locale, il Comune ha infatti verificato che non sussistono le distanze previste dalla legge tra la sala giochi che avrebbe voluto aprire in via Donato Creti, 30 e una chiesa Evangelica cinese situata in via Mascherino 11.
Per questo la Questura non ha rilasciato l’autorizzazione richiesta.

L’assessora Luisa Guidone spiega: “La legge regionale ed il regolamento comunale contro la ludopatia richiedono all’amministrazione un grande e costante lavoro di monitoraggio e adeguamento che in questo mandato amministrativo configura una vera e propria priorità in quanto la ludopatia e il gioco d’azzardo patologico sono una vera e propria emergenza sociale e sanitaria che prendiamo molto sul serio e che nel nostro territorio vogliamo affrontare con tutti gli strumenti possibili. Questo tipo di attività destano molto spesso un vero e proprio allarme sociale e a seguito delle segnalazioni ricevute, insieme alla presidente Federica Mazzoni, nelle scorse settimane abbiamo incontrato diversi cittadini molto preoccupati per questa possibile apertura nel quartiere Navile. Nel frattempo gli uffici hanno terminato un approfondita e accurata istruttoria tecnica dalla quale è emersa l’irregolarità della posizione di quella struttura. Attendiamo ora ulteriori sviluppi futuri di questo importante lavoro messo in campo dall’amministrazione su altre attività similari in altre zone della città soggette alle limitazioni previste dalla normativa regionale.

La presidente del Quartiere Navile Federica Mazzoni commenta: “Il divieto di apertura della sala giochi in via Donato Creti 30 è un forte segnale del lavoro delle istituzioni nella prevenzione dei comportamenti patologici legati al gioco con slot machine, scommesse e gioco d’azzardo on line, in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 831/2017.
Il gioco d’azzardo diventa patologico quando si sviluppano comportamenti compulsivi simili a quelli che si manifestano con la dipendenza da sostanze: si ha un persistente bisogno di giocare e aumentano in modo progressivo il tempo e il denaro impegnati nel gioco fino a condizionare in modo significativo gli altri ambiti della propria vita (la famiglia, il lavoro, il tempo libero), spesso si investe al di sopra delle proprie possibilità economiche e si trascurano i quotidiani impegni della vita.
Il Quartiere ha riscontrato una grande sensibilità e preoccupazione dei cittadini che, in vista dell’apertura della nuova sala, si sono subito attivati chiedendo l’intervento dell’Amministrazione.
La prevenzione e sensibilizzazione sul rischio di dipendenza da gioco passa anche attraverso la riduzione dei luoghi e delle occasioni di utilizzo di slot machine, totem per il gioco on line e gratta e vinci, nonché attraverso il divieto di apertura delle sale e di installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo presso locali che si trovino a una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili.”

Redazione Jamma
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