Dopo il voto unanime della Commissione Consiliare, arriva anche quello del Consiglio Comunale di Perugia sullā€™ordine del giorno presentato dal Consigliere del PD Marko Hromis avente ad oggetto azioni di verifica e sensibilizzazione sul gioco dā€™azzardo patologico.

ā€œL’atto che ho presentato- ha spiegato il Consigliere- impegna Sindaco e Giunta ad azioni di verifica, sensibilizzazione pubblica, controllo e prevenzione rispetto ai danni incalcolabili che, anche a Perugia, provoca la dipendenza da gioco d’azzardo. Rendicontare periodicamente e pubblicamente i dati, iniziare ad utilizzare strumenti messi a disposizione delle amministrazioni, promuovere attivamente il riordino del settore del gioco d’azzardo a livello nazionale, implementare l’utilizzo del bollino “No Slot” e rivedere gli orari di chiusura dei locali da gioco. ƈ solo una parte di quanto richiestoā€.

Il Consigliere ha annunciato che a breve presenterĆ  in Prima Commissione un nuovo atto per ampliare la tipologia di luoghi sensibili. Il Regolamento adottato in materia di esercizi pubblici ĆØ stato approvato dal Consiglio Comunale cinque anni fa e richiede un aggiornamento.

Di seguito il testo dellā€™ordine del giorno approvato:

PREMESSO CHE:

– Secondo i dati forniti dallā€™Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), il gioco dā€™azzardo lecito in Italia ĆØ in considerevole aumento e ha generato nel 2021 un giro dā€™affari di 111,17 miliardi di euro, in aumento del 21% rispetto al 2020. Una cifra molto alta, equivalente allā€™importo del prodotto interno lordo di un paese medio/piccolo dellā€™Unione Europea; cifra che pone il comparto ā€œazzardoā€ al quarto posto per fatturato nazionale, dietro ad Eni, Enel ed Fca. Le sole slot machine producono circa un quarto di miliardo di euro lā€™anno. Tale incremento ĆØ dovuto alla diffusione sempre piĆ¹ capillare di sistemi di gioco accessibili e alla crescita delle scommesse on-line. Gli ultimi dati resi noti dallā€™associazione Avviso Pubblico, riportano una spesa italiana media annua per il gioco dā€™azzardo di 2.220 euro pro capite. Al 31 Dicembre 2021, in Italia erano presenti: 52.194 esercizi con slot machine, 4.614 sale di lotterie-video, 53.798 punti vendita di lotteria istantanea, 34.299 ricevitorie del Lotto, 9.329 sale scommesse. Dati di gran lunga superiori a quelli di buona parte dei principali paesi europei che hanno una legislazione in materia completamente diversa da quella italiana.

– Secondo i dati dellā€™Osservatorio Nazionale sul Gioco dā€™Azzardo Patologico (ONGPA) in Italia ci sono circa 1,6 milioni di persone con problemi legati al gioco dā€™azzardo, di cui 200.000 sono giocatori patologici. Sempre nel 2021, secondo questi dati, il 42% dei giovani tra i 14 e i 19 anni ha giocato dā€™azzardo e il 9% di questi ha sviluppato dipendenza con ripercussioni negative sulla sfera socio-emotiva e relazionale. Altre due categorie, giĆ  particolarmente fragili, sono quelle degli anziani e delle persone indigenti, inclini in particolar modo allā€™acquisto di gratta e vinci, venduti in Italia ad una media di 72 al se condo (di 40 tipologie diverse). Nella Provincia di Perugia le ultime rilevazioni riferiscono di circa 18.000 persone con problemi legati al gioco.

CONSIDERATO CHE:

– Con il comma 569 della legge di Bilancio 2019 (la n.145 del 30 dicembre 2018), il Parla – mento ha stabilito che ā€œal fine di rendere effettive le norme degli Enti locali che discipli- nano lā€™orario di funzionamento degli apparecchiā€, a partire dal 1Ā° luglio 2019 Comuni e Enti locali potranno rivolgersi allā€™Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per verificare lā€™effettiva applicazione delle ordinanze emanate sulle limitazioni degli orari da gioco relative agli apparecchi da intrattenimento. Le amministrazioni comunali, attraverso lā€™appli- cativo denominato SMART (Statistica e Monitoraggio della Raccolta Territoriale), sono state messe nelle condizioni di: 1) monitorare gli orari di funzionamento degli apparec- chi di videolotteria installati sul territorio comunale, con possibilitĆ  di estrazione dei dati;

2) disporre dei dati dei volumi di gioco in formato tabellare, a livello nazionale, provinciale, regionale e comunale; 3) visualizzare su mappa la distribuzione dellā€™offerta di gioco fisico differenziata per tipologia e relativa ubicazione degli esercizi e degli apparecchi.

– Il 23 Marzo 2023 ĆØ stato presentato il Disegno di legge 1038 ā€“ ā€œDelega al Governo per la riforma fiscaleā€. Discusso e approvato dalla Camera il 12 Luglio 2023, discusso e ap- provato dal Senato il 4 Agosto 2023 che prevede, allā€™art.15, nello specifico del tema in oggetto, la delega al Governo per il riordino del settore dei giochi, che comprende molte linee di indirizzo tra le quali: diminuzione dei limiti di giocata e vincita, obbligo della formazione continua di gestori ed esercenti, rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco, rafforzamento dellā€™apparato normativo sulla trasparenza e sui requisiti di onorabilitĆ  dei soggetti che direttamente o indirettamente controllano o partecipano alcapitale delle societĆ  concessionarie, nuovi poteri di controllo per il ā€œgioco a distanzaā€.

– ƈ interesse e responsabilitĆ  dellā€™amministrazione pubblica proteggere i soggetti piĆ¹ deboli, in particolare i minori, contrastare ed evitare la diffusione di patologie legate al gioco e tenere fede al principio della ā€œriserva statale sullā€™organizzazione dei giochiā€, su cui si fonda il modello italiano. La ratio della riserva in favore dello Stato delle attivitĆ  di gioco trova dunque fondamento, prima ancora che nelle esigenze dellā€™Erario, nei rilevantinteressi coinvolti nel gioco, quali le esigenze di contrasto del crimine e, piĆ¹ in generale, le esigenze di tutela dellā€™ordine pubblico, della fede pubblica dei giocatori e del controllo di un fenomeno che ĆØ suscettibile di coinvolgere flussi cospicui di denaro, a volte di pro-venienza illecita.

TENUTO CONTO CHE:

– Tutte le regioni dā€™Italia, anche con il diretto coinvolgimento dei Consigli Comunali e delle Giunte dei rispettivi capoluoghi, hanno approvato leggi di prevenzione e contrasto al disturbo da gioco dā€™azzardo, impegnandosi nellā€™incentivare la dismissione delle slot machine e nel riformare i regolamenti comunali che normano lā€™attivitĆ  dei giochi leciti.

– La Regione Umbria, nella L.R 21/2014 e successive modifiche, ha approvato misure simili e, in alcuni casi, ne ĆØ stata precursora, attraverso un lavoro che andrebbe ripreso ed implementato nella costante sinergia con aziende sanitarie locali, associazioni e sportelli pubblici di ascolto e indirizzo.

– A riprova della preoccupazione e dei richiami delle autoritĆ  sanitarie nazionali ad un impegno serrato per contrastare la patologia da gioco dā€™azzardo, nella Legge di Bilancio degli ultimi anni ĆØ stata introdotta una misura volta ad agevolare fino al 50% la riduzione IRAP ai gestori che dismettono slot machine presenti nel proprio esercizio.

TENUTO ALTRESIā€™ CONTO CHE:

– Il Comune di Perugia ĆØ socio di Avviso Pubblico (Enti locali e regioni contro mafie e corruzione), associazione che da diverso tempo promuove la necessitĆ  di una legge di riordino del settore e segue da vicino ogni evoluzione positiva allā€™interno delle amministrazioni comunali di tutta Italia.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

– Ad aderire alla campagna nazionale ā€œMettiamoci in giocoā€ promossa da una serie di soggetti, compresa la stessa Avviso Pubblico, che tra gli obiettivi ha quello di poter pubblicare e rendere disponibili, senza alcun vincolo, sul proprio sito, tutti i dati sul gioco dā€™azzardo lecito (fisico e online) per singolo territorio, in modo che questo possa impegnare a fornire periodicamente la fotografia della situazione e permettere di impostare azioni mirate di controllo, informazione e prevenzione.

– Rendere effettivo e continuativo lā€™utilizzo dellā€™applicativo SMART (Il 31 maggio 2019 lā€™Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato una Determinazione sulle modalitĆ  tecniche di abilitazione e di accesso allā€™applicativo. Il 26 novembre 2019 ĆØ stato emana to un comunicato con annessa Guida Operativa) e raccogliere, nei primi mesi di ogni anno, i dati comunali sul gioco dā€™azzardo dellā€™anno precedente, rendendo pubblico tutto ciĆ² che la normativa vigente consente e informando contestualmente la cittadinanza, a mezzo stampa e tramite canali istituzionali, su quanto fatto dallā€™amministrazione comunale in termini di contenimento della piaga della patologia da gioco dā€™azzardo, nonchĆ© di prevenzione e collaborazione con soggetti terzi quali enti, aziende sanitarie, associazioni e fondazioni.

– A farsi portavoce e promotore, insieme ad altri Comuni giĆ  coinvolti, presso ANCI presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della necessitĆ  di avere presto i decreti attuativi previsti dalla legge delega di riordino del settore del gioco dā€™azzardo, con lā€™obiettivo di mettere al centro la salute delle persone (anche a discapito dellā€™entrata erariale); di valutare i parametri di pericolositĆ  dei diversi giochi, vietando quelli che maggiormente possono generare dipendenza; di superare lā€™attuale regime straordinario di gestione delle concessioni basato su proroghe e deroghe; di non utilizzare piĆ¹ emendamenti o articoli nei decreti di emergenza o milleproroghe per legiferare sul giocodā€™azzardo; di salvaguardare gli interventi piĆ¹ restrittivi degli Enti Locali giĆ  previsti o comunque opportuni, in base alle specifiche situazioni territoriali.

– Predisporre e rendere fruibile e consultabile lā€™elenco degli esercizi che su territorio comunale hanno aderito alla campagna di dismissione delle slot machine e verificare che abbiano esposto un bollino visibile della campagna ā€œUmbria No Slotā€.

– Verificare la possibilitĆ  di dedicare uno spazio, allā€™interno di biblioteche e scuole pubbliche, in cui esporre e rendere fruibile letteratura per bambini e adolescenti sul tema dei rischi legati al gioco dā€™azzardo, rafforzando contestualmente le attivitĆ  di prevenzione e sensibilizzazione sui rischi legati alla dipendenza del gioco dā€™azzardo, in collaborazione con la Asl e con il tessuto associativoā€.

– Verificare se, rispetto alla sentenza TAR Umbria n. 343/2020 (che aveva bocciato, per carenza istruttoria, i limiti orari introdotti nel 2018) e a seguito delle successive sentenze TAR Umbria n. 402/2021 e 413/2021 (che invece confermano i limiti dā€™orario imposti dal Sindaco di Bastia Umbra) esistano le condizioni a Perugia per una nuova ordinanza a firma del Sindaco finalizzata ad anticipare lā€™orario di chiusura dalle ore 01 a quello piĆ¹ comunemente diffuso delle ore 20.