“Quella del gioco è una materia complessa, perchè tocca i diritti fondamentali: il diritto alla salute, alla coesione sociale, i principi di derivazione comunicataria legati ai diritti dell’uomo, la tutela della libera iniziativa economica, la tutela delle attività. Di tutto questo è necessario fare una sintesi. La legge regionale ci è riuscita coinvolgendo al tavolo tutti, ovvero operatori economici, politici, operatori dello Stato in senso orizzontale e verticale. Ci sono competenze di ordine pubblico e di sanità, che lo Stato non può delegare ai cittadini. I criteri che hanno ispirato questa legga sono stati: ragionevolezza, equilibrio e comparazione degli interessi”.

Lo ha detto Bruno Mercurio (nella foto), docente di diritto amministrativo presso l’Università L’Orientale di Napoli, intervenendo a Napoli al convegno organizzato dall’Associazione Gestori Scommesse Italia su gioco legale e rispetto delle regole.