As.Tro – Sistema Gioco Italia in audizione in Regione Emilia-Romagna
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(Jamma) L’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna affronterà questa mattina un’udienza conoscitiva per acquisire osservazioni e proposte sui quattro progetti di legge, presentati nell’ultimo anno, in materia di contrasto del gioco d’azzardo patologico.
Nello specifico verrà discusso il progetto di legge dei consiglieri Pagani, Monari, Barbati, Sconciaforni e Naldi intitolato “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”
Il progetto di legge d’iniziativa della consigliera Noè: “Disposizioni per l’accesso consapevole e responsabile al gioco lecito”
Il progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri Favia e Defranceschi: “Interventi di promozione del gioco misurato, responsabile e consapevole, promozione di interventi di prevenzione per contrastare le dipendenze patologiche da gioco”
Infine il progetto di legge d’iniziativa del consigliere Bignami: “Norme in materia di Gioco d’Azzardo Patologico ed esercizio di attività di gestione delle sale da gioco e degli altri punti della rete fisica di raccolta del gioco”
Ricordiamo che il consigliere Pagani e la relatrice Barbati hanno presentato alcuni emendamenti al testo che saranno illustrati nel corso dei lavori e riguardano in particolare le funzioni dell’Osservatorio regionale, le sanzioni amministrative e la diffusione del marchio ‘Slot freE-R’.
Contrastare e prevenire la dipendenza patologica dal gioco d’azzardo, con una regolamentazione chiara e non di facciata e attraverso la collaborazione di tutti: Enti locali, associazioni e gestori. Sono alcune delle sollecitazioni e indicazioni avanzate dalle associazioni di categoria e dagli operatori del settore intervenuti oggi all’incontro con la commissione regionale “Politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Monica Donini. Una udienza conoscitiva sulla proposta di legge, presentata da Pd, Idv, Sel-Verdi e Fds, “finalizzata a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo e le sue ricadute personali, familiari e il danno sociale legato all’aumento nella popolazione della patologia di dipendenza correlata”.
L’associazione Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia ha ricordato che, a breve, nascerà il progetto Pluto: “una struttura residenziale” per accogliere e curare giocatori con disturbo da Gap (gioco d’azzardo patologico).
Le associazioni dei gestori di “sale gioco” e produttori di slot chiedono però di salvaguardare le attività e l’offerta del “gioco lecito e sano”, controllato e governato dallo Stato, al fine di contenere e contrastare lo sviluppo incontrollato del gioco illecito gestito dalla criminalità organizzata. I gestori hanno inoltre ricordato la filiera del “gioco lecito e sano” che occupa migliaia di lavoratori.
“No al divieto generalizzato del gioco lecito”, ha chiesto il rappresentate dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “C’è il rischio – ha aggiunto – che il gioco lecito e controllato sia rimpiazzato da un gioco illecito in mano alla criminalità organizzata”.
In apertura dei lavori, Liana Barbati, relatrice della proposta di legge, ha ricordato le finalità del provvedimento. In particolare, la patologia correlata, gli aiuti agli esercenti che rifiutano l’installazione di slot, e quindi il marchio di locale ‘Slot freE-R’, e le funzioni dell’Osservatorio regionale.
“La dipendenza da gioco d’azzardo – ha sottolineato Giuseppe Pagani (primo firmatario della proposta di legge) – è ormai considerata una vera e propria emergenza sociale di grande rilievo. Il gioco d’azzardo patologico non riguarda più una minoranza di cittadini, ma è diventato gioco industriale di massa; il nostro intento è quello di dare la possibilità, alle persone affette da gioco d’azzardo patologico, di fare qualcosa per se stessi, la propria famiglia e la società”.
Alla proposta della maggioranza (scelta come testo base), ha ricordato la presidente Monica Donini, sono abbinati altri tre progetti di legge presentati da Galeazzo Bignami (Pdl), da Silvia Noè (Udc), che ha presentato anche una proposta di legge alle Camere, e dai consiglieri Giovanni Favia (Misto) e Andrea Defranceschi (Mov5stelle).