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Tennis, Djokovic: “Riconoscere agli atleti il 50% delle entrate derivanti dagli sponsor di gioco d’azzardo”

Il mondo del tennis, come molti altri sport, non nasconde un rapporto conflittuale con l’industria del gioco d’azzardo. Lo sport riceve molti soldi ogni anno attraverso la sponsorizzazione delle società di gioco d’azzardo e di scommesse ( ad eccezione dell’Italia dove la sponsorizzazione è vietata), ma ai giocatori non è consentito accettare sponsor del gioco d’azzardo. Non è raro invece il caso di giocatori vengono sospesi per coinvolgimento in partite truccate. Perdere punti, o anche incontro, deliberatamente in modo che i giocatori vincano le loro scommesse, è sempre oggetto di forte dibattito.

Novak Djokovic, il grande tennista serbo, ha un’opinione chiara sugli sponsor del gioco d’azzardo nel tennis, come ha dichiarato in una intervista. Il detentore del record del Grande Slam ha sostenuto che i tennisti dovrebbero percepire una quota delle entrate che lo sport riceve dagli sponsor del comparto del gioco d’azzardo. Il serbo parla di una percentuale pari ad almeno il 50%. Lo considererebbe giusto, dal momento che ai giocatori di tennis professionisti non è consentito stipulare un contratto con una società di gioco d’azzardo o di scommesse.

“Nel rispetto di quelli che sono i principi dell’integrità dello sport, come giocatori di tennis non ci è permesso mostrare sponsor di gioco d’azzardo sulle nostre magliette mentre giochiamo sul campo e questo ci sta privando di qualcosa. Io penso ad una equa ripartizione, intendo 50/50, almeno per i tornei che, invece, possono avere i maggiori sponsor del mondo del gioco d’azzardo.

Personalmente non accetterei come sponsor una società di gioco d’azzardo, ma so che probabilmente il 95% dei giocatori lo farebbe.

Se questo continuerà a non essere possibile propongo di dare il 50% della quota che il Torneo incassa dagli sponsor di gioco agli atleti. Ogni settimana vengono spesi miliardi di dollari in tornei di tennis a vari livelli”.

Secondo Djokovic questa idea andrebbe discussa, perché tutti, tranne i tennisti stessi, beneficiano del denaro che affluisce nello sport attraverso le società di gioco d’azzardo. Esorta inoltre le autorità del tennis a controllare meglio i casi di corruzione nel tennis.

Djokovic è stato indagato nel 2016 per un caso di partite truccate , ma ha affermato di non aver perso deliberatamente una partita al Masters di Parigi nel 2007. Ha detto, all’epoca, di aver rifiutato una grossa somma di denaro per sistemare una partita di tennis .

Redazione Jamma
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