Giochi online. Spesi nel primo trimestre 217,4 milioni di euro

(Jamma) L’Agenzia delle dogane e dei monopoli comunica che nel primo trimestre 2013 la spesa complessiva in giochi a distanza è sostanzialmente stabile: 217,4 milioni di euro, in diminuzione dello 0,2% rispetto al primo trimestre del 2012.

Considerando i giochi di abilità congiuntamente ai nuovi giochi di carte e di sorte, ovvero poker a torneo, poker cash e giochi da casinò, nel 2013 la spesa è diminuita dell’8,3% rispetto al 2012.

La spesa in scommesse sportive è cresciuta del 29,1% rispetto all’anno precedente, anche a causa del payout particolarmente alto (94,9%) verificatosi nel gennaio 2012, che ha comportato, per quel mese, una spesa effettiva molto contenuta.

La quota di scommesse sportive giocate on-line rispetto a quelle complessive è stata, nel primo trimestre del 2013, il 33,5%.

Passando ad esaminare i restanti giochi a distanza, possiamo vedere che nel primo trimestre del 2013 la spesa in bingo on-line presenta una diminuzione del 27,3% rispetto al 2012. La spesa in scommesse ippiche, invece, è cresciuta del 26,4% rispetto al primo trimestre del 2012. La spesa on-line nei giochi del “Superenalotto”, del “Superstar”, del “Win for life” e dell’“Eurojackpot” è in diminuzione rispetto al 2012 (–29,7%).

 

Graduatoria dei giochi a distanza per spesa nel 2013

raccolta online marzo1

 

 

La spesa in “Gratta e vinci” è diminuita del 36,4%. Quella per l’ippica nazionale, internazionale e V7, è invece in crescita del 34,4%. Concorsi pronostici e giochi “Big” , che hanno sempre avuto valori assoluti molto bassi (rappresentano meno dello 0,1% della spesa complessiva in giochi on-line), registrano un calo del 63,9%, anche in conseguenza del fatto che a febbraio le vincite on-line sono state superiori alle somme giocate, producendo una spesa negativa.

Per quanto riguarda i soli giochi di abilità a distanza, la spesa media mensile si è assestata sui 9,6 milioni, in diminuzione del 36,4% rispetto al 2012, verosimilmente a causa del calo generalizzato del gioco del poker on-line che si sta verificando anche nei mercati esteri. I giochi di carte non a torneo (tra cui il poker “cash”) registrano una spesa in diminuzione del 34,6%, a causa di due motivi concorrenti: la diminuzione generalizzata della spesa in giochi in Italia e, come detto, il calo di popolarità del poker on-line in Europa.

 

In generale, si conferma l’orientamento delle preferenze del pubblico sulle due categorie più popolari (giochi di abilità/poker/casinò e scommesse sportive), che insieme rappresentano, nel primo trimestre del 2013, ben il 92,5% della spesa in giochi a distanza (aggiungendo il bingo si arriva al 96,8%) e che meglio si prestano alla fruizione “on-line”. Per le restanti categorie, continua a prevalere invece l’abitudine alla fruizione “fisica”.