(Jamma) “In queste ultime settimane abbiamo assistito a numerose prese di posizione, molte condivisibili, contro le sale di slot machine” così il Pd aretino interviene sul polemica politica scoppiata in questi giorni contro il gioco d’azzardo.
“Come spesso accade – spiegano – i problemi nati a livello centrale hanno le loro ricadute negative sul livello locale, nei Comuni. Come PD riteniamo che non si possono, però, lasciare soli i Sindaci in una battaglia che non da loro le armi normative e giuridiche per combatterla.
È urgente, quindi, che la politica, segnatamente il Parlamento, si faccia carico di adottare quei provvedimenti atti a ridimensionare questo fenomeno che ha ricadute devastanti sotto il profilo economico e sociale.
Ecco che forte è la nostra richiesta d’impegno verso i nostri Parlamentari affinché si adoperino per giungere presto ad un disegno normativo organico che sancisca, in linea con le richieste dei primi cittadini:
– L’espresso divieto di pubblicità;
– Il gioco patologico sia inserito all’interno dei livelli essenziali di assistenza ( LEA);
– Sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci nella definizione degli orari di apertura delle sale giochi e nello stabilire le distanze dai luoghi sensibili;
– Sia richiesto ai Comuni il parere preventivo sull’istallazione delle sale giochi;
– Venga inasprita la tassazione, che oggi è agevolata, sui guadagni delle società che gestiscono queste attività.
Pochi ma decisivi provvedimenti che possono risultare fondamentali per prevenire tanta disperazione e sofferenza ai soggetti tra più deboli della nostra società e alle rispettive famiglie, quali sono i soggetti affetti dalla mania del gioco compulsivo”.